La Carta dell’UCIPEM

La Carta dell’UCIPEM
approvata dall’assemblea dei soci il 20 ottobre 1979 promulgata da Consiglio direttivo il 14 dicembre 1979
1Fondamenti antropologici
1.1       L’UCIPEM assume come fondamento e fine del proprio servizio consultoriale la persona umana e la considera, in accordo con la visione evangelica, nella sua unità e nella dinamica delle sue relazioni sociali, familiari e dì coppia.
1.2       L’UCIPEM sì riferisce alla persona nella sua capacità di amare, ne valorizza la sessualità come dimensione esistenziale di crescita individuale e relazionale, ne potenzia la socialità nelle sue diverse espressioni, ne rispetta le scelte, riconoscendo il primato della coscienza, e favorendone lo sviluppo nella libertà e nella responsabilità morale.
1.3       L’UCIPEM riconosce che la persona umana è tale fin dal concepimento.
2 Il servizio consultoriale
2.1       Il servizio consultoriale è un’attività di promozione, di consulenza, di aiuto, anche negli aspetti di informazione, di prevenzione e di educazione.
2.2       Esso è offerto a tutti, e si rinvolge a singoli, coppie, nuclei familiari, gruppi sociali, per l’evoluzione graduale ed armonica dei rapporti interpersonali, con particolare riferimento al campo della sessualità e per il trattamento delle difficoltà inerenti.
3 Il gruppo di lavoro consultoriale
3.1       lI servizio consultoriale è prestato da un gruppo di lavoro, formato da operatori sociali che affrontano la domanda, secondo le metodiche proprie sul consultorio, nella collaborazione interdisciplinare, a partire dalle loro competenze specifiche: educative, sociali, psicologiche, mediche, giuridiche, etiche e di altre scienze umane.
3.2       lI gruppo tiene conto della globalità della domanda anche inespressa e della dinamica delle relazioni vissute, con una presa in carico che si manifesta nell’ascolto, nel dialogo, nel sostegno, nella relazione d’aiuto, volti a favorire nell’utente la presa di coscienza della propria situazione, per la maturazione di scelte autonome e responsabili. 3.3       Il gruppo verifica collegialmente, con l’eventuale supervi­sione di un esperto, la metodologia comune, analizza i casi e i problemi emersi nel rapporto di consulenza, assume la responsabilità delle ipotesi di lavoro e delle possibi­li soluzioni, in armonia con l’orientamento del Consultorio.
3.4      I membri del gruppo condividono la concezione della persona sopraenunciata, concordano sugli obiettivi e sulla metodologia comuni, operano secondo la deontologia propria della loro professione e nel rispetto dei valori cui la persona fa riferimento.
3.5      Nel gruppo, per l’accoglimento della domanda e per la sua evoluzione, nonché per il coordinamento dei possibili interventi specialistici, assume un ruolo peculiare il consulente coniugale e familiare.
4 –      Consultorio e territorio 4.1 I consultori familiari dell’UCIPEM, essendo inseriti nella realtà territoriale, offrono il proprio servizio specifico agli individui e alle comunità, nella distinzione degli ambiti, degli strumenti e delle finalità proprie di ciascuno, e collaborano con quanti, persone ed enti, operano nella società per la promozione umana.